2024: l’anno dell’intelligenza artificiale

2024: l’anno dell’intelligenza artificiale

Il 2024 sarà un anno che segnerà una nuova era in ambito tecnologico e questo con l’entrata in campo dell’intelligenza artificiale nella nostra vita quotidiana.
Sarà un passaggio graduale e molto lento ma i nuovi dispositivi che saranno prodotti diventeranno di uso comune e quotidiano.

La società Qualcomm, lider ingegneristica in ambito tecnologico ha presentato una serie di novità che saranno montati sui nuovi smartphone Android in uscita quest’anno, partendo dal processore: il nuovissimo SnapDragon 8 3 gen.
Assieme ad esso altre società metteranno a disposizione sensori appropriati per gli usi più disparati.

Vediamo qualche esempio in maniera da capire cosa questo nuovo anno tecnologico ci promette (…e ci fa desiderare…):

Chat Bot personalizzabili: sarà possibile costruire un proprio assistente personale che ci guida e ci ricorda gli eventi quotidiani, interagendo per esempio con il nostro calendario.

Creazione montaggi video: sfruttando l’intelligenza di Chat-GPT sarà possibile ordinare all’assistente personale varie attività programmabili; per esempio, sarà possibile dirgli di prendere tutte le foto degli ultimi 4 anni su Google Foto che ritraggono le proprie partite di calcio e montarle in un video. Il risultato sarà un montaggio video stile “professionale” entro pochi minuti e senza usare software esterni!

Foto editing avanzato: basterà prendere una foto e dire al telefono di eliminare, per esempio, un oggetto nello sfondo e lui elaborerà l’immagine in pochi secondi senza utilizzo di Photoshop o software simili.

Riprese senza muovere il telefono: selezionando una determinata persona, la videocamera la seguirà in autonomia riprendendo i suoi movimenti e senza necessità di muovere il telefono!

Analisi di pelle e cibo: i sensori della fotocamera analizzeranno, per esempio, un determinato cibo e saranno in grado di dirci se è avariato o meno.
Saranno anche in grado di determinare, dalla foto di una sezione della nostra pelle, se siamo disidratati o meno, consigliandoci il giusto apporto di liquidi.

Analisi dell’aria: attraverso l’analisi delle particelle di polveri sottili, i sensori saranno in grado di determinare se l’aria è inquinata o meno.

Questo è solo un piccolo esempio di come l’intelligenza artificiale integrata nell’uso dello smartphone potrebbe innovare l’utilizzo dei dispositivi e cambiare un po’ anche le nostre abitudini.

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roberto.testini

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