GPS: i pro e i contro

GPS: i pro e i contro

Senza ombra di dubbio, volenti o nolenti, il nostro smartphone risulta uno strumento necessario a tutti nella vita comune.
Sia che lo utilizziamo per lavoro sia a scopo personale, ormai uscire senza il nostro amato cellulare può risultare un problema.
A volte però lo utilizziamo senza pensare a cosa uno smartphone in rete può fare senza che noi lo sappiamo; una di queste cose è il tracciamento della nostra posizione.
Utilissima in caso di emergenza, su questo non c’è dubbio, meno utile in altre situazioni.
Il business selvaggio e con poche regole ovviamente ha sfruttato la tecnologia del tracciamento per potenziare i propri servizi pubblicitari.
Il telefono connesso costantemente in rete e con il GPS attivo, ci profila, cioè è in grado di registrare tutti i nostri spostamenti e suggerire quindi alle aziende come sfruttare questa profilazione per appiopparci SMS pubblicitari, banner, messaggi nelle app ecc…

I nostri dati vengono registrati tramite le comuni app che noi installiamo e queste non fanno altro che inviare tutti i dati ai server delle aziende che ne approfittano per inoltrarci, per esempio, le pubblicità via SMS o mail delle attività commerciali vicino la zona in cui bazzichiamo più spesso.
Questo è solo un esempio di come il nostro smartphone può essere sfruttato per raccogliere dati.
Tutte le app che installiamo ci richiedono il permesso di controllare alcuni servizi del nostro telefono come la geolocalizzazione appunto, oppure i contatti, oppure le foto.
Se rifiutiamo l’autorizzazione la maggior parte delle app purtroppo non funziona come dovrebbe.
In più tutto ciò è assolutamente legale in quanto scritto nelle decine di pagine del contratto della app, che ovviamente non leggiamo.
Ci si può difendere da ciò? E’ molto difficile a dire il vero, l’ipertecnologica vita a cui andiamo incontro (e un po’ ci piace, diciamo la verità) ha purtroppo insita un’accettazione di questi meccanismi.
Le uniche cose che possiamo fare sono:
-assicurarci che sia necessario essere sempre connessi 24 ore al giorno (per alcuni necessità, per altri sfizio)
-installare solo quelle app davvero indispensabili, senza dover per forza riempire il nostro smartphone di app inutili che non usiamo mai (ma anche se non usiamo continuano a lavorare senza che noi ce ne accorgiamo).
-Provare ogni tanto a leggere la documentazione che accompagna la app per capire davvero come funziona e cosa va a “toccare” sul nostro smartphone
-e (non mi stancherò mai di dirlo) installare software solo dagli store ufficiali, anche se questo purtroppo non è sinonimo di sicurezza al 100%, ma almeno di un controllo più elevato.

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roberto.testini