Il “pasticcio” Huawei

Il “pasticcio” Huawei

Tutto ha inizio a maggio quando Donald Trump inserisce Huawei nella black list governativa, interrompendo così i rapporti commerciali e vietando la vendita di tutti i dispositivi Huawei e Honor sul suolo americano.
A questo punto viene inoltre imposto a Google di fare altrettanto e quindi Huawei si ritrova a non poter installare Android sui propri futuri dispositivi in quanto la società americana cessa la collaborazione con i cinesi.
La motivazione ufficiale del Presidente americano su questo provvedimento è giustificata in quanto gli Stati Uniti accusano Huawei di aver installato spie sui propri dispositivi per poter intercettare informazioni top secret del governo americano.

Questo in breve è quello che è successo fra Stati Uniti e Huawei e che tutti noi abbiamo sentito parlare.

Esistono cause politiche molto complesse per poterle analizzare in un solo articolo però il cosiddetto “effetto ban” ha avuto grosse ripercussioni anche qui in Europa.

Tantissimi di noi (anch’io!) abbiamo dispositivi Huawei che sono caratterizzati da alte prestazioni e prezzi accessibili.
Quindi ci stiamo un po’ preoccupando del fatto che ci saranno dei blocchi su questi dispositivi (magari abbiamo uno smartphone acquistato da poco e il pensiero di cambiarlo potrebbe infastidire).

Ovviamente le vendite di Huawei che stavano superando Apple sono calate (guarda caso Apple è una società americana).

La sospensione del contratto da parte di Google ha costretto gli ingegneri di Huawei ad accellerare il progetto di evasione di un proprio sistema operativo che andrà a sostituire Android.
Il primo rilascio dovrebbe essere per il periodo natalizio, ma una data certa non è stata ancora ufficializzata.
Dai primi test sembra che Hong-Meng (così si chiamerà il sistema operativo nuovo di Hawei) è molto più veloce e performante dell’attuale Android…pensate cosa succederebbe se Hong-Meng risultasse così performante da far passare in massa gli utenti che utilizzano Android a questo nuovo sistema….una vera e propria apocalisse informatica!

Spero che questo articolo tranquilizzi gli utenti Huawei e sfati alcune bufale colossali apparse in rete.

Iniziamo dicendo che gli attuali posssessori di dispositivi Huawei che hanno Android o Windows hanno la garanzia che tutti gli aggiornamenti e patch di sicurezza continueranno ad essere fruibili fino al naturale termine di vita del dispositivo.

Tutte le app che utilizziamo continueranno a funzionare e saranno aggiornate.

L’utilizzo di Android non sarà mai bloccato su tutti i nostri dispositivi acquistati prima del ban.

Tutti gli smartphone, tablet e PC che sono ancora in magazzino e saranno venduti hanno l’autorizzazione di usare Windows e Android, quindi non ci sono problemi qualora volessimo acquistare ora un dispositivo Huawei.

I social network (facebook, instagram, telegram ecc…) saranno sempre fruibili e non subiranno dei blocchi.

I nuovi P30 avranno Android Q.

Insomma questa è la situazione attuale.

Qualora si passi ad un nuovo sistema operativo tutte le nostre app che abitualmente utilizziamo potranno essere scaricate dalla app gallery (lo store di Huawei che già esiste su tutti i telefoni dell’azienda cinese).

Insomma, a noi utenti finali non cambia nulla, tutto come prima. E’ semplicemente una questione politica che poco c’entra con noi.

Ovviamente il clamore mediatico è dovuto dal fatto che gli Stati Uniti vogliano creare tensione per mettere in ginocchio un’azienda molto influente che fa un pò paura all’economia americana.

Le accuse di spionaggio possono essere vere oppure no, questo non lo sapremo mai (come non sapremo mai se anche le aziende americane tipo facebook e Google  si comportino in maniera simile).

Il ban degli Stati Uniti è stato imposto ad agosto, ma prima di allora tanto cose potranno accadere.

Innanzitutto ci sono 2 grossi problemi da risolvere:

il primo è che molte apparecchiature governative e infrastrutture di vitale importanza degli Stati Uniti sono Huawei.
Il secondo è che Huawei possiede il brevetto 5G (la comunicazione ultraveloce del futuro).
Un’estromissione dall’America di questa azienda potrebbe avere gravi ripercussioni economiche.

Per ora stiamo alla finestra ed osserviamo.
Il mio personale pensiero (sono pronto ad essere smentito ad agosto) è che tutto finirà in una bolla di sapone e si risolverà con un accordo economico fra Cina e Stati Uniti.

Insomma….utenti Huawei e Honor state sereni!

roberto.testini